mercoledì 26 maggio 2021

Un viaggio in Perù con “Il Fiore Perduto dello Sciamano di K”

 Siete mai stati nella Foresta Amazzonica?

O a Cusco? O a Bélen? A Iquitos? Oppure ad Aguas Caliente?

Se la vostra risposta è no, allora preparatevi a percorrere un viaggio in Perù con “Il Fiore Perduto dello Sciamano di K”, un libro di Davide Morosinotto. Partiamo dicendo che questo libro parla di una ragazza, Laila, ricoverata in ospedale a causa della sua malattia: la ceroidolipofuscinosi neuronale giovanile, una malattia per cui non esiste cura; e di El Rato, un ragazzo che vive in ospedale da quando è stato abbandonato dai suoi genitori. Dopo poco tempo nasce un’amicizia tra i due, un sentimento diverso però da come potrete immaginarlo; si parla infatti di due ragazzi che si incontrano in un posto alquanto insolito e in una circostanza strana, ma subito diventeranno come fratelli e forse, e diciamo forse, anche qualcosa di più! Laila però potrebbe morire ed i medici non conoscono una cura per la sua malattia. Un giorno, nella biblioteca dell’ospedale i due protagonisti trovano il diario di un famoso dottore che parla dell’esistenza di un fiore curativo, che purtroppo è andato perduto. I due amici vogliono trovarlo, a costo di compiere un viaggio inutile.

Da questo momento Laila ed El Rato viaggeranno in otto principali luoghi, dei quali due devono rimanere segreti, per questo vi elenchiamo solo i primi sei: Cusco, Machu Picchu, Aguas Caliente, Bélen, Iquitos e la Foresta Amazzonica.

Ora vorrete sicuramente scoprire se il fiore esiste e se riusciranno a trovarlo... la nostra risposta? Spetta a voi scoprirlo!

Tornando a parlare dell’amicizia, secondo noi questa è davvero l’unica cura per respingere il male e che quello che davvero fanno gli amici è aiutarsi, perché l’unione fa la forza ed è questo il vero messaggio che lo scrittore, Davide Morosinotto, vuole lasciarci. E se un domani, vi dovesse capitare la stessa situazione dei protagonisti, saprete che ci sarà sempre qualcuno che vi vuole bene e che sarà pronto ad aiutarvi. 

Concludiamo dicendo che questo non è il solito libro che i prof ci propongono di leggere: non abbiamo mai letto in classe un libro per ragazzi con spacciatori, attentati, rapimenti. Insomma, non è la solita storiella noiosa. Inoltre, troviamo interessante la malattia di Laila e la vita in ospedale.

Ora sperando che siate arrivati fino a qui, vi consigliamo la lettura di questo libro perché potrete trarne molti insegnamenti. Vi auguriamo una buona lettura.

Ciao, ragazzi!

Fabiana Cavi e Sofia D’Antonio

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