venerdì 23 novembre 2018


CLASSICAMENTE DI NUOVO QUI





Ricominciano i pomeriggi letterari a scuola. E per l’esordio annuale riscopriamo alcuni libri cosiddetti “classici”. Quelli che Calvino definiva “una ricchezza per chi li ha letti e amati; ma anche una ricchezza non minore per chi si riserba la fortuna di leggerli per la prima volta nelle condizioni migliori per gustarli”.
Protagonisti del primo rendez-vous di quest’anno per “Vediamoci a scuola - letture, musiche e per segnalibro un...dolcetto” gli alunni della Prima C Secondaria Savini. 
Abbiamo chiamato l’incontro “Classicamente contemporaneo” e una ragione c’è, forse più d’una.
I libri che molti di noi (forse tutti?) hanno letto in età verdissima contengono, a ben leggere o rileggere, tanta modernità. I ragazzi della Prima C l’hanno cercata (la contemporaneità) tra le pagine di Piccole Donne, Il mago di Oz, Il Piccolo Principe, I Ragazzi della Via Pal, Il Giro del Mondo in Ottanta Giorni, e l’hanno trovata. Eccome.
La racconteranno a quanti (moltissimi, come sempre) verranno a scuola giovedì 29 novembre, ore 16.30, Aula Musica, sede centrale. Ma non saranno soli davanti al pubblico. Come sempre, alle parole degli scrittori si uniranno i pentagrammi dei musicisti. Così, alcuni alunni della Seconda sez. F
 Savini sosterranno i lettori con pezzi del repertorio classico tematicamente vicini anch’essi ai nostri giorni,  mentre il  neo-coro della Secondaria (diretto dalla prof.ssa Anna Maria Di Francesco) concluderà il pomeriggio. 
Ce n’è abbastanza per trascorrere un paio d'ore in "leggera profondità",  non credete?
Vi aspettiamo.
                                                                                      TiM


martedì 30 ottobre 2018

                                                            IO LEGGO PERCHE'

Non avevamo dubbi,  fantastici e generosi i nostri amici, vecchi e nuovi. La settimana in libreria è stata un'esperienza entusiasmante in tutti i sensi. I ragazzi si sono confrontati con gli adulti-donatori, gli adulti-donatori hanno ritrovato negli occhi dei ragazzi il tempo passato tra i banchi. A unirli l'acquisto di un libro per la nostra biblioteca. Pensiamo che tutti si siano arricchiti. Non può essere altrimenti quando si impacchetta un insieme di fogli chiusi da una copertina, con la promessa di aprirlo al più presto, pregustando l'odore di pagine intonse.
Grazie amici della nostra scuola, grazie genitori sensibilissimi, grazie insegnanti donatori/collaboratori, grazie passanti che per una volta avete lasciato la fretta e scelto il passo dentro una libreria sospinti lievemente da ragazzi. Non sapete quanto avete fatto felici gli alunni, quanta voglia di leggere avete aumentato nelle classi, quanta soddisfazione nei docenti. 

Alla prossima manifestazione, sicuri che ci sarete. Ancora una volta.
E buona lettura. Sempre.
                                                                                TiM

mercoledì 24 ottobre 2018

#ioleggoperché VEDIAMOCI IN LIBRERIA

È stato un pomeriggio bellissimo quello trascorso ieri presso la libreria "Tempo libero" di corso Cerulli. 
Noi ragazzi della scuola Savini ci siamo proposti come promotori dell'iniziativa #IOLEGGOPERCHÉ  e abbiamo invitato le persone, che si trovavano a  passare, ad acquistare un libro per la nostra biblioteca. 
Quello che ci è piaciuto di più è stato constatare come tanti, che non conoscevano il progetto, si sono dimostrati entusiasti: chi ha ricordato, con un po' di nostalgia, i tempi in cui frequentava la Savini e ci ha voluto regalare un classico per ragazzi letto alla nostra età, chi ci ha voluto raccontare perché la lettura è importante per lui, chi ancora ci ha invitato a "leggere per davvero perché più leggi e più hai voglia di farlo". Insomma, ognuna delle persone che abbiamo incontrato ha donato un libro alla nostra scuola ma, cosa ancora più importante, ci ha fatto capire che sente e vive la lettura come un bene prezioso. E questo ci è sembrato il regalo più importante!
Per tutti quelli che ieri non hanno avuto modo di passare in libreria ricordiamo che #IOLEGGOPERCHÉ  ci sarà fino a sabato 27 ottobre. 
Anche questo pomeriggio, e per tutti i pomeriggi a seguire, noi vi aspettiamo!
Così potremo, anche con voi, parlare di libri!





Gli alunni della Savini

domenica 21 ottobre 2018

Una settimana per stare in nostra compagnia presso  "Tempo libero", la libreria di Corso Cerulli a Teramo con la quale il nostro Istituto è gemellato per quest'iniziativa a carattere nazionale.
Cosa vi chiediamo? Di passeggiare, camminare, magari correre in libreria e acquistare uno dei libri che abbiamo segnalato per far crescere Scuolibrì, la biblioteca della scuola che già conoscete. 
I ragazzi faranno, in questa settimana, da "buttadentro" (in senso buono, naturalmente). Diciamo che cercheranno di convincervi a farci un dono di carta. Grazie se aderirete. Vi aspettiamo a braccia aperte. Riempitele. (Si fa per dire).
                                                                 TiM

martedì 9 ottobre 2018



                                 CONSIGLI PER  LETTURE CRESCIUTE





«Non è un romanzo da leggere in fretta, perché ogni sua frase è una delizia».
Doris Lessing scrisse così di questo libro di Marilynne Robinson.
Da leggere e rileggere se siete adulti amanti dell’ottima scrittura.
Non racconterò la trama per non banalizzare in poche righe la creatività sensibilissima dell’autrice, ma lo consiglio caldamente, perché non c’è pagina incompiuta o appena meno all’altezza del costrutto generale.
Riparliamone, poi, ditemi la vostra se avrete gradito o magari avevate già letto (tizziblog@gmail.com).
                                                                                        TiM

venerdì 21 settembre 2018





           RECENSIONI (INVITO RACCOLTO SUBITO)




Appena ieri abbiamo invitato tutti i nostri follower a inviarci recensioni di libri letti durante l'estate. Ecco che una mamma di due alunni della secondaria Savini, Giulia Capacchietti, ha risposto sollecita, inviandoci il suo racconto di due romanzi notissimi, letti insieme ai figli. Brava, veramente.
Docenti, mamme, papà, alunni, imitatela.
Vi aspetto: tizziblog@gmail.com.
                                                                                   TiM



Per questo mi chiamo Giovanni
di Luigi Garlando

Le voci narranti di questo meraviglioso racconto sono Giovanni, 10 anni, e suo padre che, il giorno del compleanno di Giovanni, gli racconta la storia di un uomo che da solo ha fatto una parte della storia d'Italia e che tutt'oggi è ricordato, ammirato e preso ad esempio come persona integerrima e coraggiosa: Giovanni Falcone. 
Luigi Garlando racconta la vita di Giovanni Falcone, dalla nascita alla morte tragica per mano della mafia. L'autore ripercorre in maniera semplice e delicata una pagina importante della storia italiana. Parla di mafia e spiega temi difficili da affrontare usando termini semplici e chiari: l'omertà, la mafia stessa, la giustizia e la lotta contro il "carciofo" e contro i boss mafiosi. Racconta di Falcone e non solo, ma anche di Borsellino e di  tutti coloro che sono morti per la libertà prima e dopo Falcone, del maxiprocesso, dei pentiti, dei corleanesi, di Totò Riina. Il libro è diretto a un lettore giovane, e la sua semplicità e dolcezza nonostante la materia, lo rende godibile per i ragazzi ma anche io, leggendolo, l'ho trovato esaustivo e completo e mi ha fatto tornare alle atmosfere degli anni 80/90, mi ha fatto ricordare quei momenti, e mi sono commossa leggendo di questi grandi e coraggiosi uomini che nonostante tutto non si sono mai arresi, e sono andati incontro al loro destino con forza, determinazione e coraggio. 
Insegna ai giovani, e non solo a loro, ad aver coraggio, a non lasciarsi prevaricare dai "cattivi", perché Giovanni, nonostante non ci sia più, la sua guerra l'ha vinta se ancora, a distanza di più di venticinque anni, viene preso ad esempio di paladino della libertà e della giustizia, di portatore di speranza e se a tutt'oggi il suo albero è pieno di frasi di speranza e gratitudine.


Io non ho paura
 di Niccolò Ammaniti

 Siamo nel 1978, durante un'estate afosa e bollente. Ci troviamo in un piccolo paese del sud, Acquatraverse, con poche case e pochi abitanti. Il protagonista è Michele, 10 anni che, insieme ai suoi amici, scorrazza per le campagne deserte sulla sua bicicletta. Durante una di queste scorribande, Michele scopre un bambino, Filippo, tenuto prigioniero in un buco, di cui diventerà amico.
Quello che viene descritto da Ammaniti è uno spaccato della società degli anni 70/80 in cui di avvenimenti del genere se ne parlava spesso. Il protagonista, Michele, è un ragazzino generoso, onesto, coraggioso che si trova di fronte ad una realtà che non avrebbe mai immaginato né avrebbe dovuto mai affrontare, e da cui si distacca e anzi ostacola e  combatte. I personaggi che circondano Michele sono i ragazzi del paese, ragazzini come tanti, che hanno voglia di giocare, divertirsi e stare insieme e che cominciano a sentire i primi segni della crescita. Ma ci sono anche gli adulti, che si contrappongono ai ragazzi e fanno la parte del cattivo, dell'uomo nero, di quell'essere che fino a quel momento era solo negli incubi di Michele.
lo stile di narrazione è realistico, crudo, non lascia nulla all'immaginazione, anche il linguaggio è molto semplice, l'uso di una sintassi non perfetta si coniuga alla voce narrante che è quella di Michele.
Il tema centrale è l'amicizia, quella tra Michele e Filippo, che trionfa su tutto e per cui Michele è disposto a sacrificare se stesso.
Si tratta di un romanzo importante, da un certo punto di vista impegnativo e duro. Il tema, come già detto, è quello dell'amicizia ma la realtà descritta è quella del Sud di quegli anni ed è molto realistico. Prevalgono il lavoro duro, la povertà e la speranza che un'azione illegale e crudele come il rapire un ragazzino possa portare a un miglioramento delle proprie condizioni.
E' una lettura rivolta ad un pubblico vasto, dal ragazzino all'adulto, anche se non è una lettura facile ed a volte sbatte in faccia una realtà crudele, ma è comunque un romanzo che fa riflettere e fa ben sperare che ci sia ancora il valore dell'amicizia a superare ogni difficoltà.



ECCOCI!





Lasciato il caldo rannicchiamento al sole condito dalle vacanze, eccoci qui a riaprire il nostro blog.
Un'idea che spero vi piacerà. Quale libro (o libri) ha accompagnato la vostra estate? Ce n'è uno, in particolare, che vi piacerebbe raccontare e raccomandare ad altri lettori?
Aspettiamo le recensioni che pubblicheremo qui e subito linkate sulla pagina Facebook dell'Istituto.
Ci rivolgiamo a tutti i nostri affezionati (e saltuari) "follower": adulti, ragazzi, bambini. Qualsiasi libro per qualsiasi età, se scritto bene e se racconta una storia che ci rende migliori, merita di essere segnalato.
Potete scrivermi a: tizziblog@gmail.com.
Leggete, mi raccomando.
Ps. Torneremo presto con i nostri "Vediamoci a scuola- letture, musiche  e per segnalibro...un dolcetto"
Pps. Vi ricordo la sezione sul blog dedicata a Regalì, con un elenco di titoli che potrebbero arricchire la biblioteca della scuola. Un dono grande da persone grandi. Grazie.
                                                                                      TiM


martedì 3 luglio 2018


                                SCUOLA CHIUSA? DA NOI NO


Scuole chiuse il sette giugno? Ufficialmente sì. Ma apertissimo il nostro Istituto con la proposta di una serie di progetti accattivanti e per tutti i giovanissimi “palati”. Come il migliore gelato dell’estate. Artigianale, dissetante, corroborante  e di livello.
Intanto un campus sportivo in convenzione con il Csi (Centro sportivo italiano) e, tanto per allenare il cervello insieme al corpo, il gioco di scacchi.
A seguire, riservato agli alunni delle terze classi della secondaria, potenziamento di matematica, fisica e informatica, alla pari delle migliori scuole europee.  Ma anche laboratori di informatica per le seconde classi della secondaria. Non in ultimo, Educocamp, campus con insegnanti di  madrelingua inglesi per apprendere la lingua avvalendosi anche di attività ludiche, divertenti e coinvolgenti, con spettacolo finale, manco a dirlo, in lingua british.
 Per l'appunto ce ne dà testimonianza una delle partecipanti, Alessia Crupi, che manda un suo entusiasta resoconto:

“My name is Alessia Crupi, I'm twelve years old and this year for the first time I went to a English camp, in my school F. Savini.
It was very fun and interesting as well, I met a lot is new people and I made new friends.
The tutor were very friendly and nice. It was a wonderful experience to  learn English and have fun.
I really enjoyed the final show, it was a great experience act in English.
Goodbye!”

L’arrivederci  della giovane allieva è anche l’augurio perché le attività si ripetano  e, se possibile, se ne aggiungano ulteriori. 
(Nelle foto immagini di Educocamp, laboratori di informatica, campus sportivo)
                                                                                                                                                                                                  TiM

 






mercoledì 13 giugno 2018

                                                 GIORNALISTI ESORDIENTI


Segnalo un paio di articoli scritti dalle due Quinte della San Giuseppe e pubblicati sull'ultimo  numero del giornale d'Istituto, "L'Astuccio". Buona lettura.  
                                                                                                                                                                                                           TiM                             

                                           

                                UN FARO NELLA "NEBBIA"

Dagli ultimi episodi di bullismo riportati dai mass-media a una laurea che supera i limiti. In mezzo il potere della conoscenza




“Bergamo. Atti di bullismo a scuola su un disabile”. “Lucca. Minaccia la professoressa di scioglierla nell’acido”. “ Torino. Ragazza suicida per colpa dei bulli”.  Sono alcuni dei titoli che negli ultimi tempi hanno concentrato l’attenzione della stampa e delle televisioni. Per citare un noto filosofo, sociologo e giornalista, Umberto Galimberti, “L’umanità ha fatto un percorso lunghissimo per passare dalla violenza del gesto alla discussione con la parola. Oggi stiamo spaventosamente regredendo e costruendo, fin dalla più tenera età, ragazzi che cercano la loro identità nella forza. Non di carattere o di pensiero, ma in quella dei muscoli. Naturalmente dopo aver opportunamente valutato che la propria forza superi quella dell’altro”.
Sintetizzando, da bambini della nostra età, abbiamo capito che a spingere certi ragazzi è soltanto vigliaccheria. E allora chi o cosa può aiutarci a cambiare rotta? Quale il faro per illuminare i nostri orizzonti?
Secondo noi, la conoscenza, l’informazione consapevole, in una parola, la cultura. Che ci rende liberi, dilata i confini del mondo in cui viviamo e ci permette di pensare con la nostra testa, senza lasciarci condizionare dagli altri e da chi vorrebbe sottometterci. Grazie alla cultura non ci fermeremo mai alle apparenze, ma ci porremo sempre altre domande.
La conoscenza, però, è anche fatica, non si acquisisce con leggerezza. Chi avrà pazienza e forza di volontà otterrà risultati impensabili. Anche partendo da posizioni svantaggiate.
Giulia Sauro, trentatre anni, di Napoli,  ne è un esempio eclatante. Questa giovane donna, affetta dalla sindrome di down, ha da qualche mese conseguito la laurea in Scienze Politiche con il massimo dei voti e la lode. In un’intervista dichiara che il suo motto è “allegria”, cioè l’ottimismo sempre. “Quando mi sveglio la mattina – sottolinea -, mi ripeto: io valgo. Bisogna sempre credere in se stessi”. E della vita dice che è “bella”. Noi siamo d’accordo.

                                                     Quinta B Primaria S. Giuseppe



                         YOUTUBERS, CHE “FENOMENO”

In appena un decennio, l’affermazione del web sulla tv. Aspetti positivi e negativi di una realtà che ha trasformato in personaggi dei perfetti sconosciuti e creato anche “falsi miti”




Quali sono i “fenomeni” del momento? Sicuramente gli youtubers, almeno a leggere i numeri delle visualizzazioni che la rete  ci fornisce. Aspiranti attori, cantanti, influencers della moda, scrittori, visagisti, cuochi riempiono il web con video autoprodotti sperando di divenire popolari.
Il primo video risale a circa tredici anni fa e fu lanciato in California da un tale che si riprese mentre girava tra le gabbie dello zoo di San Diego. Da quel momento è stato tutto un susseguirsi di lanci su internet di migliaia di filmati, spesso insignificanti, poco interessanti, noiosi o addirittura diseducativi e allarmanti. Non a caso sullo schermo appare un tasto per  segnalare video inadatti ai minori. La storia recente ha messo in luce casi di riprese postate con troppa leggerezza, che hanno procurato seri danni ai protagonisti. E’ evidente quindi che prima di mettere video su youtube bisogna riflettere e pensare alle conseguenze.
Fortunatamente esistono anche lati positivi del fenomeno, filmati divertenti e, se si sanno interpretare, anche istruttivi: documentari, funny moments, ASMR (Autonomous  Sensory Meridian Response) per suscitare diverse forme di rilassamento. Inoltre, molti giovani dotati di capacità artistiche, non disponendo di finanziamenti,  sono riusciti diventando youtubers a farsi conoscere, ottenendo così  un numero elevato di visualizzazioni.
In pratica, il web per noi ragazzi di questa generazione  ha preso il posto occupato dalla televisione fino a poco tempo fa. Il successo risiede, pensiamo, nella libertà di potersi esprimere in qualunque ambito. In questo senso sono nati i “furbetti” di youtube che hanno saputo trasformare in professione ben pagata un iniziale gioco e, seguendo la scia delle “tendenze”, sono diventati man mano veri e propri commercianti del web.
Sta a noi quindi imparare a orientarsi per distinguere, ogni volta,  i “falsi miti” dai veri talenti.
                                                   Quinta A Primaria S. Giuseppe

martedì 15 maggio 2018

QUELLA "RIBELLE" DI AZZINANO


Sull'onda dell'ultimo incontro col libro di "Vediamoci a scuola", ecco quanto scritto (e letto quel pomeriggio) da Elena Onori, classe Prima G secondaria Savini a proposito di Annunziata Scipione, esempio di talentuosa "bambina ribelle" del nostro territorio:

"Pochi giorni fa, il 24 aprile 2018, è morta una grande donna, Annunziata Scipione. E' stata valente pittrice e scultrice italiana, o meglio, abruzzese.
Anche se ha frequentato la scuola fino alla terza elementare è diventata una delle più valide pittrici naive (femminile di naif) nel mondo.
Nata da una famiglia contadina inizia a disegnare, anzi a scarabocchiare figure sin da bambina sui muri della stalla con il carbone, mentre va nei boschi a cercare i legni più belli da intagliare col coltello.
Dopo sposata, quando suo marito e suo figlio sono fuori casa, di nascosto dipinge.
All'epoca si riteneva che le donne dovessero fare solo le faccende di casa, come cucinare, fare la calza, la maglia, ma ad Annunziata piaceva dipingere. Un giorno il marito le intimò: "Se queste cose valgono continui, altrimenti smetti!".
Ma come poteva smettere, le piaceva troppo.
Nel 1968 continuò la scultura con il legno. Il marito le portava a casa pezzi di scarto di una falegnameria; invece di usarli per la stufa la nostra artista li trasformava in sculture.
Col passare del tempo iniziarono ad apprezzarla sempre di più, mentre lei restava sempre una donna umile e semplice.
Il Comune di Tossicia  ha riservato una sala del Museo Etnografico a un gruppo di sue opere. Annunziata Scipione ha partecipato, nella sua lunga e proficua vita, a sette edizioni del Premio Nazionale dei Naifs di Luzzara, premiata nel 1977 e nell'anno successivo. Due quadri sono stati scelti  per le celebrazioni dell'Anno Santo 1983/84. Sue opere sono state presentate nelle maggiori capitali europee, figurano in collezioni private e in vari musei d'arte moderna. Numerose le partecipazioni a mostre e premi.
Nelle sue realizzazioni si racconta la vita quotidiana di campagna, come la raccolta delle olive, la mietitura, la pastorizia, l'andare prendere l'acqua. 
Forse sta proprio in questa ingenuità artistica e nel racconto della vita trascorsa ad Azzinano, tra le montagne del Gran Sasso, il segreto della bellezza dei suoi quadri e delle sue sculture."







venerdì 11 maggio 2018


VOGLIAMO ESSERE TUTTE "BAMBINE RIBELLI"

Pomeriggio di lettura dedicato alle donne nell'appuntamento con "Vediamoci a scuola". Donne intelligenti, fantasiose, impegnate, inventive, rivoluzionarie, solidali, creative, in una parola "ribelli". Così è stato nel riscontro che il pubblico, numeroso e partecipe, ha manifestato ai ragazzi della prima G secondaria Savini. Tante donne ad applaudire, a cominciare dalla preside, dott.ssa Sigismondi (peraltro sempre presente agli incontri con i libri), ma anche dal direttore amministrativo dell' istituto, Mirella Di Medoro, e da alcune assistenti di segreteria. Poi mamme, nonne, amiche, zie, professoresse. Ma anche uomini,  "aspiranti tali", tra gli alunni della classe ovviamente,  e poi docenti, padri, nonni.
Perché quando si parla o si racconta di donne che fanno, hanno fatto, o faranno la Storia, i maschi stanno in ascolto e annuiscono.
Unico mezzo in mano a tutte le "bambine ribelli", per tacere certe barbarie che i mass-media somministrano quasi quotidianamente, condensato in  una penna, un libro, un pensiero, una riflessione, un'idea mai pensata prima, un'emozione. In sintesi, la cultura. Bravissimi tutti.
                                                                                   TiM



lunedì 7 maggio 2018

VEDIAMOCI A SCUOLA

In arrivo il primo appuntamento di maggio con "Vediamoci a scuola". Torna la Scuola Secondaria "Savini",  la classe  è la Prima  sez. G.
I ragazzi propongono una lettura tutta "al femminile", ma non femminista. Il libro è un best seller tanto che le autrici, Elena Favilli e Francesca Cavallo, ne hanno già messo in campo un sequel, che immaginiamo, avrà lo stesso riscontro del primo. Parliamo di "Storie della buonanotte per bambine ribelli". Sottotitolo: "Cento vite di donne straordinarie". Un consiglio prima dell'indice: "...puntate più in alto, lottate con più energia". Rivolto alle "bambine ribelli", ma valido per tutte le donne, oggi più che mai.
Naturalmente, anche in questo pomeriggio (giovedì prossimo, 10 maggio, ore 16.00, aula musica, primo piano) la musica si farà sentire. Vi aspettiamo. Non ci avete mai deluso, non lo farete nemmeno in questo caso, ne siamo certi.
                                                                                         TiM

giovedì 26 aprile 2018

FOLLIA FA RIMA CON FANTASIA

Una Quarta B sensibile, agguerrita, partecipe, attenta, composta, coinvolta, simpatica, armoniosa, mano nella mano. Un papà che intervalla al pianoforte le voci dei bambini che leggono. Così è andato il pomeriggio di "Vediamoci a scuola", leggendo con la classe della Scuola Primaria San Giuseppe "La nave dei folli", libro a metà tra fantasia e sogno, surrealtà e follia, appunto.
Ancora una volta il pomeriggio insieme ha travolto gli animi di adulti e ragazzi. Grazie ai libri. Magici, sempre. E alla musica, perfettamente in sincrono.
                                                                                         T.M.

lunedì 23 aprile 2018

VEDIAMOCI  A SCUOLA

Torna l'appuntamento con la lettura a scuola. Di scena, si fa per dire, questa volta è la scuola primaria San Giuseppe.
La classe quarta sez. B  propone il libro "La nave dei folli" di Marco Taddei-Michele Rocchetti. Come consolidata abitudine la lettura sarà accompagnata dalla musica.
Vediamoci dunque numerosi a scuola, giovedì 26 aprile 2018, ore 16.00, aula musica. Vi aspettiamo.
La nave dei folli

lunedì 16 aprile 2018

DI COSA PARLA

Titolo: Io sono, tu sei
Autore: Giusi Quarenghi
Editore: Giunti junior

Questo libro parla di Marina, una giovane bibliotecaria che organizza attività per i bambini che frequentano la biblioteca dove lavora. La sua ultima proposta è di mettere insieme i bambini a coppie chiedendogli di scrivere ognuno la biografia del compagno. I bambini si dovranno documentare conoscendo meglio l'amico.
Beatrice e Aziza, che non frequentano la stessa classe e hanno età diverse, dovranno lavorare insieme.
Aziza è straniera e si vergogna un po' a parlare della sua vita, mentre Beatrice racconta volentieri di se stessa. Alla fine le due bambine, pur avendo culture diverse, si conoscono bene, diventano amiche ed eseguono il compito con facilità.
Penso che questo libro, preso dalla biblioteca della scuola, sia molto interessante. è scritto molto bene e poi mi ha fatto riflettere, perché spiega con un linguaggio semplice che anche i bambini che non conosciamo o che sono diversi da noi possono essere buoni amici.

Elena Cordone (Quinta A- Primaria San Giuseppe)
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Titolo: Camminare correre volare
Autore: Sabrina Rondinelli
Editore: EL

Il libro racconta una storia di bullismo al femminile dal punto di vista della "ragazza cattiva". Asja è una ragazza difficile di quattordici anni che vive in un quartiere popolare con una madre depressa e spesso va a rubare nei centri commerciali. Se la prende con Maria, una ragazza perbene e molto studiosa. Asja fa la dura e cerca il consenso delle amiche. Tra lei e Maria le cose vanno  ogni giorno peggio fino ad arrivare alla violenza. Alla fine le due ragazze scopriranno di essere unite dalla fatica di crescere.
Questo libro, delle biblioteca della scuola,  è molto realista perché racconta una storia di bullismo che purtroppo accade di frequente nelle scuole. Mi è piaciuto moltissimo, perché mi ha fatto capire quanto può soffrire una ragazza vittima di bullismo, ma che spesso la "ragazza cattiva" si nasconde dentro una corazza per nascondere i problemi della sua famiglia.
E' un libro, secondo me, che dovrebbero leggere tutti gli adolescenti!
Luisa Angeloni (Quinta B- Primaria San Giuseppe)


mercoledì 21 febbraio 2018

 VEDIAMOCI A SCUOLA
CHE SUCCESSO!

Bravi, bravi, bravi. I ragazzi della terza L Savini, le docenti Cinzia Di Giannatale a Anna Maria Di Francesco, genitori e nonni.Tanti.  Tutti hanno partecipato, cantato, applaudito, emozionato e si sono emozionati. Non è mancata la richiesta di bis. Soddisfatta, naturalmente. Merito dell'impegno, della sensibilità e della capacità dei ragazzi, ma anche della natura altamente espressiva di Eduardo e della musica sotto il Vesuvio. E' bastato un pianoforte (si fa per dire) che suonassero benissimo due ragazzi della classe, che gli altri leggessero, recitassero interpretando e insieme cantassero melodie magari mai sentite prima. Ecco un altro esempio dei pomeriggi letterari e musicali a scuola.
Queste sono le esperienze che vogliamo diffondere e diramare, questi i "virus" con i quali contagiare  ragazzi e adulti. Non esistono soltanto brutte storie che leggiamo sui giornali, o contrasti e dissidi e incomprensioni tra genitori e insegnanti e dirigenti. La Scuola (con la esse maiuscola) resiste ed esiste. Con professionalità, costanza, tenacia e volontà.
Se vi sembra che abbia esagerato sappiate che non è così. Chi non c'è stato ha perso il luccichio negli occhi dei ragazzi, i sorrisi dei nonni, i commenti e la curiosità dei genitori sul libro letto.
Al prossimo appuntamento. Con lo stesso entusiasmo. Vedrete.
                                                                              TiM

                                                                                                                                                                         

domenica 18 febbraio 2018

VEDIAMOCI A SCUOLA  (FINALMENTE!)


Ci siamo? Stavolta pare proprio di sì.
"Vediamo a scuola" torna martedì 20 febbraio, ore 16.00, in piazza Aldo Moro,  aula Musica, con "Si cucine cumme vogli'i'..." di Isabella Quarantotti De Filippo,  letture e canzoni affidate alla Terza L Savini.
Per chi ama Napoli, per chi ama Eduardo, per chi ama la musica che non ha tempo. Praticamente per tutti.
Buon pomeriggio, in anticipo.
                                                                                                                                                                           TiM





domenica 28 gennaio 2018

VEDIAMOCI A SCUOLA
RIMANDIAMO IL RIMANDATO

Se Eduardo fosse ancora vivo sicuramente, da buon napoletano, tirerebbe fuori una delle sue frasi più note: "Essere superstiziosi è da ignoranti, ma non esserlo porta male". Come interpretare infatti il secondo rinvio (causa picco influenza, che dicono in ribasso, ma non ce ne siamo ancora accorti) della lettura di "Si cucine cumme vogli'i'..."  (autore Isabella Quarantotti De Filippo) a cura della classe Terza L Savini? Attendendo tempi migliori  non prendete appuntamenti. E per chi vuole, un'altra citazione a tema:"Non è vero ma ci credo", che non è di Eduardo, ma di Peppino De Filippo. Sempre in famiglia siamo.
A presto, anzi prestissimo. Speriamo.
                                                                               TiM


martedì 23 gennaio 2018

OPEN DAY   SECONDARIA SAVINI
SABATO 27 GENNAIO DALLE ORE 15.30

In arrivo il sabato dedicato alla Secondaria Savini in piazza Aldo Moro. Un sabato pomeriggio per non ciondolare lungo il corso, rintanarsi al centro commerciale, annoiarsi qua e là in città e dintorni. Cosa pretendere, del resto, da un sabato di gennaio? Invece...
Nella nostra scuola ce n'è per tutti e scommettiamo che i primi a divertirsi saranno proprio gli adulti che, confessiamolo, un po' ragazzi restano sempre. Chi, infatti, non ha comprato, almeno una volta, il trenino al figlio maschio per giocarci poi da solo tra tunnel  improbabili e binari zigzagati?
Se però è saltata l'occasione e piuttosto vi sentite padri 2.0 (ma anche  mamme, per carità) vi sfidiamo allora a interagire con i nostri robot, a conoscere nuove tecniche di informatica, a scoprire una scuola che è già oltre la modernità. Senza trascurare una rilassante, ma altrettanto concentrata partita a scacchi, o una visione alternativa della tecnologia. E se i laboratori scientifici vi danno uno scossone, per riprendervi potete passare subito dopo alle Lettere, tentando  scrittura creativa, lettura,  teatro, racconto della città, magari scambiandovi esempi nelle lingue straniere che, ricordiamolo, sono anche "certificate".
Infine, mentre il pomeriggio si è fatto buio (solo perché intanto il sole è andato in momentaneo riposo), alla Savini tirerete il fiato facendovi guidare dalla musica. Con note e pentagrammi che significano coro, strumenti musicali, orchestra.
Naturalmente non è tutto. Il resto tocca scoprirlo sabato 27 gennaio, dalle ore 15.30. Noi già ci siamo, è logico. E voi?
                                                                                 TiM



domenica 21 gennaio 2018

VEDIAMOCI A SCUOLA: APPUNTAMENTO RINVIATO AL 30 GENNAIO ORE 16.00

Colpi di tosse, linee di febbre, voci nasali e guanciotte rosse.
Per evitare che fosse questo lo scenario in cui vi avremmo accolto, a causa dell'influenza che ha colpito diversi ragazzi della 3 L, siamo costretti a rimandare il nostro appuntamento a martedì prossimo. Quindi pronti ad annotare il nostro pomeriggio insieme a scuola? Segnate:
martedì 30 gennaio ore 16.00.
Vi aspettiamo

mercoledì 10 gennaio 2018


VEDIAMOCI A SCUOLA 
(secondo appuntamento)

Eccoci al secondo incontro con Vediamoci a scuola (Letture, musiche e per segnalibro...un dolcetto).
Come preannunciato, con la fantasia che non manca, dall'Inghilterra fumosa di Dickens approdiamo all'ombra (o al sole) del Vesuvio. Salti impossibili e possibili che solo i libri ci concedono.
Ma la Napoli che raccontiamo è, a suo modo, singolare.
Lo scritto scelto, infatti, ha per titolo "Si cucine cumme vogli' 'i..." a cura di Isabella Quarantotti De Filippo, moglie del grande Eduardo.
Come si svolgerà il nostro pomeriggio e in che modo leggeranno, suoneranno e canteranno i ragazzi della Terza L  Secondaria Savini lo scoprirete partecipando numerosi il 23 gennaio, ore 16.00, aula Musica, primo Piano.
                                                                                                TiM