“Ciao, Tu. Indovinami, scoprimi, sappimi" è un libro di Roberto Piumini e Beatrice Masini pubblicato nel 2014 e racconta la divertente storia di un amore a “distanza” sopra i banchi di scuola di due ragazzi tra sguardi, risate e tante piccole parole con significato profondo.
I due protagonisti sono Viola e Michele, frequentano le superiori e la stessa classe, la ragazza, appena vede Michele, se ne innamora subito.
Lei decide di lasciargli un biglietto
senza palesare la sua identità, posandolo dentro lo zaino della sua “crush”,
come si usa dire oggi.
Il ragazzo, confuso, cerca di
scoprire chi sia il proprietario di questa lettera, dato che è anonima.
E così inizia il gioco!
Michele pian piano, biglietto dopo
biglietto , raccoglie l’invito di Viola: “Indovinami, scoprimi, sappimi”, prima
un po’ freddino, poi sempre più curioso e coinvolt
o.
Ma il gioco, presto, smette di
essere un gioco e diventa un amore che
cresce giorno dopo giorno, alimentato dalla segretezza e dalla voglia di
scoprirsi.
In quei bigliettini i due si scrivono
di tutto: dei loro interessi, delle loro passate esperienze, dei turbamenti che
vivono ogni giorno...
E Michele, che all’inizio era stato
cauto e più distaccato, iniziando a capire che condivide con la ragazza gli
stessi timori sul futuro e sulla vita, si accorge di provare qualcosa di forte per lei . Pensa di aver capito di
chi si tratta, per lui solo una compagna di classe potrebbe essere la
misteriosa ammiratrice.
Poi, un giorno, il nascondiglio dove
i ragazzi infilano i biglietti per comunicare viene scoperto e a Michele non
resta altro che decidere di uscire allo scoperto con la ragazza che lui pensa
essere Viola.
Vorrei potervi dire come si conclude
la storia, ma voglio lasciare a voi il gusto di scoprirlo!!
Il libro
mi è piaciuto perchè è divertente, grazie alle battutine con cui i due ragazzi
si punzecchiano e si rincorrono in una storia d’amore fatta di pensieri,
emozioni, mistero. Inoltre la lettura è fluida,lo stile è chiaro, diretto,
spontaneo e soprattutto realistico nel linguaggio, che è proprio quello usato dagli adolescenti. E’ un libro che si lascia leggere tutto d’un fiato (anche perchè è breve, così da invogliare anche i lettori meno motivati!)
E poi, mi sono identificata in
Viola, anche se io, diversamente da lei,
non sono brava con le parole e non riuscirei ad esprimere le mie emozioni al mio amato, nè dal vivo nè
con dei biglietti.
Viola, secondo me, rappresenta tutte
noi adolescenti alle prese con il primo amore, che
C ambiamo umore in base alle parole
che “lui” ci rivolge, che quando ci sentiamo deluse per uno sguardo non
ricambiato, prendiamo il diario e la
penna per iniziare a raccontare l’accaduto ,
noi che siamo così complicate ma, in fondo così semplici!
I ragazzi invece, come sembrano
diversi da noi!! Quelli che mi piacciono
di più sono i ragazzi timidi che
indossano una maschera per non mostrare veramente chi sono, ma noi ragazze
abbiamo anche questo potere: far togliere la maschera e mostrare a tutti chi
cosa c’è dietro!
Secondo me questo breve romanzo ci
inviata a riflettere su molti valori della vita, che noi giovani abbiamo perso,
per esempio il valore della
scrittura come mezzo per esprimere noi
stessi , mentre oggi si comunica sullo smartphone attraverso frasi brevi e messaggini sgrammaticati , nascondendosi dietro un emoji, perchè affrontare la situazione faccia a faccia è
una cosa complicata per noi adolescenti!
Scrivere ciò che si pensa con una penna e il
cuore tra le mani: questo è l’invito che voglio rivolgere a tutte le romantiche
come me e come Viola!!
Kiara Di Giuseppe
2E
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