Titolo: Sophie sui tetti di Parigi
Autrice : Katherine Rundell
Editore: Rizzoli
Nel canale della Manica, agli
inizi del Novecento, viene trovata una bambina piccola che galleggia dentro un
violoncello ed è avvolta negli spartiti di Beethoven.
E’ stata vittima di un naufragio,
a trovarla, è un eccentrico studioso inglese
di nome Charles Maxim.
L’uomo la chiama Sophie, la porta a casa e, a modo suo, se ne prende
cura. Le parla come se fosse un adulto, la fa mangiare sugli atlanti al posto
dei piatti, le insegna ad amare la musica classica, le permette di scrivere sui
muri e di indossare i pantaloni.
Sophie cresce felice anche se
Miss Eliot dei servizi sociali la tiene d’occhio perché non approva il modo
così poco convenzionale di educare una bambina.
Per questo, quando Sophie compie
tredici anni, giunge a casa una lettera dell’Ente Nazionale per l’Assistenza
all’Infanzia: Charles non è idoneo ad educare un ragazzina, Sophie dovrà andare
in un istituto.
I due si vogliono un mondo di
bene non accettano la decisione e, per sottrarsi a questo destino, fuggono come
clandestini a Parigi dove sperano di trovare la mamma di Sophie.
Il compito è difficile perché
come indizio hanno solo una targhetta,
con il nome della città, trovata nella custodia del violoncello dentro
il quale la bambina galleggiava.
A Parigi Sophie non può uscire liberamente perché è una
minorenne in fuga. Mentre Charles si impegna come può, la bambina fa amicizia
con Matteo un bambino solo che vive sui tetti di Parigi senza scendere mai e
che le insegna a muoversi tra le tegole e a vincere anche la paura di saltare
tra un edificio e l’altro.
Li aiuteranno anche Anastasia e
Sai che invece vivono sugli alberi.
Attraversano momenti difficili,
quando i “gariers” ragazzi che vivono pure sui tetti della stazione, ma che si
comportano male, li ostacoleranno.
Mattia e i suoi amici, pur
vivendo sui tetti, si sentono a casa, non hanno regole se non quelle
dell’amore, della fratellanza, dell’amicizia.
Sophie impara a credere in se
stessa, scoprirà che l’amore e la solidarietà verso chi è in difficoltà ti
fanno diventare coraggioso.
Proprio saltando sui tetti, una
sera sentirà una musica sconosciuta, sarà attratta da essa e ritroverà la madre
che era una violoncellista.
Si avvera quello che Charles
aveva sempre sostenuto: “mai ignorare una possibilità”.
Il libro è una fiaba bella ed
avvincente piena di emozioni che ti catturano e ti invitano a leggerlo.
Armine Anush
Stella
1E
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