PER "VEDIAMOCI A SCUOLA"
VENT’ANNI SENZA FABER
“Si sa che la gente dà buoni consigli
Sentendosi come Gesù nel tempio
Si sa che la gente dà buoni consigli
Se non può più dare cattivo esempio”.
Leggendo queste righe a chi pensate immediatamente? Proprio a lui. A Faber, come lo chiamavano
i suoi amici e i fans, in pausa nostalgica
da vent’anni. La morte colse Fabrizio De Andrè troppo presto perché ci potessimo stancare di lui. Non sarebbe stato possibile, in ogni caso. Chissà con quali altre storie musicate
ci avrebbe sorpresi a cantare in coro da
qualche parte in un concerto?
Per i ragazzi della Savini (e per
moltissimi coetanei) un tale poeta con
la chitarra è stata una novità, per
altri un sentito a casa, comunque un avvicinamento complesso.
Ci proviamo, in un nostro consueto pomeriggio letterario-musicale (giovedì 24 gennaio - ore 16.00 - Aula Musica), a restituire, a modo nostro, parole e suoni a De Andrè. E se il risultato rimarrà, per ora, ai margini leggeri di una giovanissima scoperta, è possibile che preannunci una curiosa spinta ad approfondire i pensieri di un uomo che sapeva raccontare la vita degli ultimi come se fossero i primi.
Vi aspettiamo, ne vale la pena.
Ci proviamo, in un nostro consueto pomeriggio letterario-musicale (giovedì 24 gennaio - ore 16.00 - Aula Musica), a restituire, a modo nostro, parole e suoni a De Andrè. E se il risultato rimarrà, per ora, ai margini leggeri di una giovanissima scoperta, è possibile che preannunci una curiosa spinta ad approfondire i pensieri di un uomo che sapeva raccontare la vita degli ultimi come se fossero i primi.
Vi aspettiamo, ne vale la pena.
TiM
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